Le architetture, le case, sono come dei romanzi: alcuni lunghi e riscritti più volte, altri molto brevi. Romanzi scritti a più mani, in parte dai suoi fruitori e in parte dai progettisti.

Il coraggio del cambiamento è senza età.
Spesso si è abituati a pensare che la creazione di spazi aperti, dove vivere, sia prerogativa di fruitori giovani. Non è sempre così.

L’edificio è dell’inizio del 1900 e nell’appartamento affiorano molte delle sue preesistenze storiche come gli alti soffitti, gli antichi decori del parquet, le cornici, i grandi serramenti in legno…

Storie di pelle, storie di superfici, lisce e corrugate, colorate e neutre.

Con Beatrice è stato un colpo di fulmine a prima vista, arrivata a noi grazie ad una serie di fortunate coincidenze "algoritmiche" ci siamo subito innamorate del grande entusiasmo con cui guardava al mondo e alla sua nuova casa.

Un appartamento situato in centro a Milano in cui spazialità e dimensioni ricordano il Giappone mentre le finiture sono locali, come il ceppo, tipico materiale milanese, sobrio ed elegante come il timbro progettuale di questo piccolo trilocale.

Un appartamento di ca. 60 mq che è stato ristrutturato con un ridottissimo budget creando un'abitazione dallo stile "cheap&crisp" ovvero economico e frizzante.

L’area living si sviluppa attorno ad un cortile, quasi un atrio d’ingresso capace di accogliere e proteggere.

Un volume che galleggia e che misterioso invita il passante a immaginare cosa è nascosto al suo interno.

"Venne il tram, evanescente come un fantasma, scampanellando lentamente; le cose esistevano appena quel tanto che basta."
(Italo Calvino)

Un piccolo loft progettato con Tommaso Giunchi.
La ristrutturazione totale di questo monolocale di 40 mq nasce dal desiderio della cliente di avere uno spazio molto flessibile, accogliente e che potesse soddisfare esigenze diverse.

Sovversivo è stato il gesto con cui sono stati ridisegnati gli spazi interni di questo appartamento